L’accessibilità? Una questione di Puntidivista

La crisi economica ed una impresa in difficoltà con lo spettro del licenziamento di tanti validi lavoratori. Spesso però da una crisi può nascere una opportunità. E’ questo il caso di Puntidivista, una azienda incubata presso lo Spazio Attivo di Rieti che adesso è diventata una eccellenza del territorio laziale, grazie alla guida di tre donne coraggiose e competenti: Simona Silveri, Tiziana Cinardi e Benedetta Bellucci.
“Nel marzo 2013, in seguito al fallimento della società nella quale lavoravo – ci racconta Benedetta – abbiamo deciso di non sprecare la competenza maturata in tanti anni di lavoro ed abbiamo investito i nostri risparmi in una cooperativa per continuare a fornire adattamenti di testi scolastici ai bambini ciechi e ipovedenti. Successivamente abbiamo creato una casa editrice specializzata in testi per l’infanzia e per le disabilità sensoriali e cognitive”.
L’obiettivo è quello di promuovere e diffondere la cultura ludica nel modo più ampio e completo possibile ispirandosi ai principi di inclusione e accessibilità, dando ad ogni bambino la possibilità di usufruire di un testo scritto nel suo codice comunicativo. “Ad oggi abbiamo in catalogo oltre 50 titoli tra cui spicca il progetto de Il Manuale del Piccolo Aviatore realizzato in collaborazione con Rivista Aeronautica e il recente lavoro “Rivincita, la storia, le sfide, le emozioni del Gruppo Sportivo Paralimpico di Difesa”.
Benedetta ci racconta come sia orgogliosa del lavoro fin qui portato avanti. “Il progetto “Cartoon Able” è stato quello che ci ha dato notorietà raccogliendo un grande consenso. Lo abbiamo realizzato in collaborazione con la casa di produzione Animundi di Cinecittà ed è stato il primo cortometraggio sperimentale che ha permesso anche a bambini portatori di handicap (ciechi, ipovedenti, sordi, autistici) di potersi divertire davanti a un cartone animato. Lo abbiamo tra l’altro presentato fuori concorso al Festival di Giffoni 2017”.
Tante le novità in cantiere. Il piano editoriale di Puntidivista si sta ampliando con una nuova linea tattile e interattiva per la fascia di età tra i 3 ed i 6 anni e, al contempo, supportare l’approccio conoscitivo dei bambini ciechi. L’ambizioso progetto prevede la creazione di libri in cui elementi tattili a rilievo, illustrati e realizzati con materiali vari, vengono tagliati con l’utilizzo delle stampanti laser CO2 del FabLab dello Spazio Attivo di Lazio Innova a Rieti, oltre ad essere allestiti interamente a mano.
Quanto ha inciso la passione nel tuo lavoro? Chiedo a Benedetta: “La passione, così come la determinazione sono tutto. Per quello non molliamo mai. Le sfide, le avversità vengono ripagate quotidianamente da una mail di una madre di qualche bambino con disabilità che ti ringrazia perché può leggere un libro, divertirsi con un cartone, imparare delle storie. Ma più di tutto è la convinzione che così si debba lavorare. Noi abbiamo la fortuna di fare quello che ci piace: scrivere storie e poi donarle ai bambini. Ci piace ascoltare le richieste di genitori, educatori ed insegnanti per adattare le nostre storie in base a singole esigenze. La maggior parte delle mamme ci chiedono di continuare o ci prenotano un libro personalizzato per far sentire il proprio bimbo speciale. La cosa più bella è esaudire questi desideri e dare a tutti una piccola dose di attenzione”.
Benedetta ci racconta come sia orgogliosa di aver conosciuto persone incredibili come Samantha Cristoforetti, che ha presentato insieme a loro Il Manuale del Piccolo Aviatore al Salone del Libro di Torino, oppure l’attore Giuseppe Zeno, voce narrante di Cartoon Able e tutti gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpici della Difesa, così come il WeFly Team, la prima pattuglia acrobatica al mondo in cui due dei suoi tre componenti è un pilota disabile e sta su una carrozzina.
Quali sono i vostri obiettivi per il futuro? “Continuare a raccontare storie e creare nuovi prodotti ludici – ci risponde con orgoglio Benedetta – ampliando le nostre conoscenze nell’ambito della progettazione e creazione di libri tattili e interattivi. Il grande sogno è poi quello di farci conoscere in ambito internazionale, grazie al lavoro e all’attenzione che mettiamo nella creazione di libri per bambini disabili”.
Fonte: Lazioinnova.it