La Valle del Turano abbandonata da Cotral

Si è riunito l’organo consiliare della Comunità Montana del Turano per portare all’attenzione delle autorità la difficile situazione che le popolazioni della Valle del Turano sono costrette a subire.
La provincia di Rieti per le sue caratteristiche geomorfologiche è l’unica, nell’ambito della Regione Lazio, a non disporre di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale (treni) oltre al Cotral.
In un momento di crisi economica come questo, dove è aumentata la domanda di mobilità verso il capoluogo per motivi di studio, lavoro e salute la qualità del servizio offerto dalla società di trasporti Cotral, per effetto del mancato adeguamento dei mezzi, è andata sempre più diminuendo, nonostante l’abnegazione e gli sforzi di autisti e meccanici.
Nonostante i ripetuti incontri e sollecitazioni per il miglioramento del servizio, Cotral esprime la volontà di ridurre ulteriormente le corse giornaliere da Rieti verso il deposito di Collegiove, con la soppressione della corsa delle 10.30 da Rieti costringendo i viaggiatori all’unica alternativa delle 14.00, con rientro a casa per gli abitanti di Nespolo, Collalto Sabino, Collegiove, nelle migliori delle ipotesi alle ore 17.00.
Attualmente anche l’attenzione del Comitato Pendolari Reatini è rivolta al solo collegamento diretto con Roma e alle evidenti criticità e inefficienze della sperimentazione relativa allo scambio gomma-rotaia di Passo Corese, che comporterà un’ulteriore riduzione delle corse verso Roma, con un evidente ulteriore depauperamento del servizio per la provincia di Rieti.
Il Presidente D’Angeli e l’assemblea dei Sindaci chiedono a Cotral di salvaguardare il TPL nella Valle del Turano attraverso una riorganizzazione che sia concordata con le amministrazioni e i cittadini.