La Provincia di Rieti lavora tra mille difficoltà e il futuro è incerto

Conferenza stampa di metà mandato quella che ha tenuto il Presidente della Provincia di Rieti Giuseppe Rinaldi.
La Provincia di Rieti continua ad andare avanti, ma senza un vero obiettivo, fino ad un mese fa, sembrava fosse destinata all’estinzione con il referendum costituzionale proposto dal Governo Renzi, che di fatto avrebbe segnato la cancellazione definitiva, invece, con la vittoria del NO, i giochi si sono riaperti, e forse ancor di più complicati.
Improbabile si possa tornare indietro, con il ripristino di tutte le funzioni e fondi, ma è difficile anche poter andare avanti, il legislatore dovrà rimettere mano alla legge Delrio che ha diminuito i poteri delle Province e ridotto i finanziamenti del governo centrale.
“Il più grande problema che abbiamo – commenta Rinaldi – è quello economico, andranno a regime i tagli. Per un soffio siamo riusciti ad approvare il bilancio di previsione 2016, difficilmente quello 2017. In totale abbiamo subito tagli pari a 650 milioni di euro. In capo al nostro ente sono rimaste molte strade provinciali e 22 plessi scolastici, settori, che anche per via del terremoto hanno bisogno di finanziamenti importanti. Sono necessari interventi di manutenzione ordinaria che se non fatta comporterà, almeno per la viabilità, successivamente interventi di straordinaria manutenzione molto più costosi”.
“Ad oggi, – continua Rinaldi – sono necessari nuovi confronti tra le province, le regioni ed il Governo, i nostri enti non possono rimanere in un questo limbo di funzioni indefinite e risorse economiche limitatissime, la nostra provincia ha gli stessi problemi che aveva gli anni indietro e che ci sono ancora oggi, una provincia troppo piccola, un’età media fra le più alte d’Italia ed un esiguo numero di abitanti. Dobbiamo cercare di rafforzare i punti di forza cercando di mettere in relazione l’area metropolitana in relazione con il nostro territorio”.
“Sulle scuole – conclude il presidente della Provincia – stiamo lavorando alacremente, abbiamo incaricato la facoltà di ingegneria di Rieti, che sta lavorando con il nostro tecnico, Bruno Mancini, per delle ispezioni dettagliate su tutti gli edifici scolastici. Dopo la momentanea chiusura dovuta al terremoto, abbiamo dovuto riaprire quei plessi sui quali ci sono state date garanzie di agibilità con prescrizione, non si possono tenere chiusi edifici senza una reale inagibilità e tanto meno richiedere container provvisori.
Con i finanziamenti abbiamo nuove strutture scolastiche che consegneremo agli studenti a breve: nuovo Alberghiero, istituto Agrario, istituto San Fabiano che sarà la nuova sede del liceo Scientifico. A gennaio il liceo Classico tornerà nella sede di piazza Mazzini. Per lo scientifico sono stati richiesti i moduli prefabbricati”.
La provincia di Rieti, pur in tutte le difficoltà legate alla confusione di compiti e funzioni, sta cercando di lavorare per il bene della comunità, sarebbe ora opportuno da parte del legislatore chiarire il quadro istituzionale definendo una volta per tutte il futuro dell’ente guidato dal presidente Rinaldi.