Intitolata a Paolo Rosi la palestra di San Liberatore

Stamane presso l’Aula Magna del Liceo Varrone a Rieti si è tenuta la commemorazione del pugile reatino Paolo Rosi, scomparso all’età di 75 anni il 20 gennaio 2004, promossa dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto, Stefania Santarelli.
Sono intervenuti il Presidente dell’Amministrazione Provinciale Giuseppe Rinaldi, il Sindaco di Rieti Antonio Cicchetti e il Consigliere delegato allo sport, Roberto Donati, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giovanni Lorenzini, il delegato provinciale Coni Luciano Pistolesi. i rappresentanti della Prefettura di Rieti ed esponenti della Federazione Pugilistica Italiana. A ricordare Paolo Rosi sono stati i giornalisti Tito Cheli e Fabrizio Tomassoni.
Al termine della commemorazione scoperta la targa di intitolazione della palestra San Liberatore a Paolo Rosi, che dai primi pugni tirati sotto la guida del Maestro Umberto Santini lo stesso Rosi ha fatto il luogo dei suoi allenamenti fino al 1950.
Emigrato negli USA a metà del 1952, in sette anni – calcando i più importanti ring statunitensi – con il soprannome del “Bombardiere calvo”, Rosi riuscì a guadagnare la sfida mondiale dei pesi leggeri contro il leggendario campione Joe Brown (Washington 3 giugno 1959). Solo una ferita all’arcata sopraccigliare lo fermò alla nona ripresa quando era in vantaggio sui cartellini dei giudici.
La giornata, fortemente voluta da giornalisti locali e da molti sportivi reatini, sostenuta dall’Amministrazione Provinciale e dal Liceo Varrone, ha trovato piena condivisione anche nelle diverse Istituzioni presenti all’iniziativa, focus per le giovani generazioni, prendendo spunto da Paolo Rosi, limpido esempio di attaccamento ai valori dello sport e alla propria terra.
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