Il tempo passa, questa amministrazione non sa cosa fare e la città langue

Comune di Rieti

Lo scorso dicembre la conferenza dei capigruppo ha chiesto di convocare per metà gennaio 2014 un consiglio comunale straordinario per discutere della legittimità delle annunciate proroghe dei contratti di servizio della partecipata ASM Spa e più in generale degli sviluppi dell’assetto societario.
Recentemente lo stesso capogruppo del PD Fiorenza, durante una trasmissione televisiva, ha ribadito che è ormai giunta l’ora per questa amministrazione di iniziare a dare risposte concrete sui temi principali che interessano la città e, tra questi, proprio il futuro dell’azienda municipalizzata. Temi, peraltro, sui quali lo stesso PD ha fondato il proprio patto con gli elettori. Abbiamo quindi assistito dapprima ad un tentativo di prendere tempo, spostando la convocazione del consiglio a fine mese, per poi venire a sapere addirittura dalla stessa maggioranza di Palazzo di Città che l’amministrazione non avrebbe alcuna intenzione di convocare a breve un consiglio su ASM. Equilibrismi politici? Tatticismi dell’ultima ora? Perché rinviare un confronto così rilevante per la città? Non ci è dato sapere. Lo possiamo tuttavia intuire in considerazione dei balletti di comunicati di questi giorni che hanno raccontato tutto ed esattamente il contrario di tutto!
Abbiamo iniziato con la delega alle attività produttive: Pariboni no, poi Pariboni sì; hanno fatto seguito gli annunci shock dell’assessore Cecilia: zuccherificio no, poi zuccherificio sì; e per finire oggi in commissione bilancio a proposito del mattatoio comunale: esternalizzazione no, poi sì e infine forse (dipenderà dai conti che ancora oggi non sono del tutto chiari!). Questi solo per citare gli episodi delle ultime 48 ore! Volendo elencare tutti quelli che hanno caratterizzato i 18 mesi di gestione Petrangeli potremmo già scrivere diversi capitoli di un libro. Una cosa a noi sembra ogni giorno più certa: questa amministrazione non sa ancora cosa fare, dove andare, mentre intanto il tempo passa, le occasioni di investimento pure e la città langue ogni giorno di più.
E mentre noi abbiamo continuato, responsabilmente, a porre sotto la lente di ingrandimento una serie impressionante di provvedimenti inconsistenti (per usare un eufemismo), in troppi hanno licenziato le nostre ripetute grida di allarme non riconoscendogli il peso che meritavano in un colpevole crescendo di malafede e di presa di posizione fine a se stessa. E non meno responsabilità possono essere attribuite a tutti quei consiglieri di maggioranza che pur avendo reiteratamente preso le distanze hanno fattivamente continuato a sostenere con il proprio voto tutte le scelleratezze.
Tanti i distinguo: basti pensare da ultimo, a quelli interni allo stesso PD, partito di maggioranza relativa, puntualmente santificati dai comunicati stampa a firma Curini e non solo, che certamente non possono continuare ad essere licenziati come frutto di una normale dialettica politica. Ai consiglieri comunali che hanno indossato la spilletta di dissidenti diciamo che non è più sufficiente proclamarsi distanti dai disastri amministrativi prodotti da questa maggioranza, certificati dalla realtà che hanno prodotto e che è ormai di dominio pubblico. Limitarsi a tale forma di captatio benevolentiae nei confronti dei cittadini continuerebbe a configurare una inequivocabile presa in giro. Chi dissente sostenendo ciò che si disapprova è ugualmente responsabile delle ferite che questa amministrazione sta infliggendo alla città. E sarà inesorabilmente chiamato a risponderne.
Lo dichiarano i consiglieri comunali Sonia Cascioli del Gruppo Misto, Andrea Sebastiani della Lista Civica Rieti che Sviluppa e David Festuccia della Lista Civica Città Nuove.