IL PRESIDENTE III CIRCOSCRIZIONE PATACCHIOLA SUL MERCATINO DI PIAZZA TEVERE

Mercatino Piazza Tevere“Complimenti! Veramente Complimenti! Complimenti ad una sinistra che a corto di idee non trova altro da fare che costruire una storia priva di fondamento e totalmente incoerente nel rapporto tra annunci e fatti.

E veniamo ai fatti: l’Amministrazione Comunale riceve la richiesta dell’Associazione di categoria degli operatori ambulanti (ASCOM) nella quale si fa stato di una situazione di assoluta antieconomicità per quanto attiene ai banchi presenti nel mercato di Piazza Tevere.

Antieconomicità dettata da una posizione che non consente uno sviluppo dell’area mercatale, condizionata da problemi di traffico e di sosta, e da un quartiere che non riesce a supportare l’offerta di prodotti.
Cosa deve fare un buon Amministratore di fronte ad una richiesta del genere che, in un momento di congiuntura economica come quello che stiamo vivendo, riguarda 20 famiglie che vivono dell’attività commerciale ambulante?
Secondo la politica strillata della sinistra, così come si è manifestata attraverso le pagine della stampa locale e sotto la spinta di proditori raccoglitori di firme, l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto far finta di niente nella valutazione che è ben più importante salvaguardare un momento di socializzazione (che è senza ombra di dubbio bene prezioso) a fronte dell’interesse alla sopravvivenza di ben 20 famiglie.

E’ la solita politica degli slogan, della politica che dice tutto ed il contrario di tutto! Si proprio tutto ed il contrario di tutto, tanto che di fronte ad una ulteriore proposta dell’Amministrazione di mantenere in vita il mercato di Piazza Tevere mentre si sperimenta quello al Borgo (e sottolineo che la proposta di deliberazione parla proprio di sperimentalità e quindi di temporaneità), e quindi andando pienamente incontro alle richieste dei cittadini di quel quartiere di mantenere comunque una realtà che ritengono fondamentale nell’economia dell’area, cosa fanno i prodighi consiglieri circoscrizionali del PD?
Prima chiedono cinque minuti di sospensione (forse perché capivano che tutta la loro crociata era terminata?) per poi, udite udite, alzare la barriera del “Questa nuova proposta non era all’ordine del giorno e quindi irricevibile.
 
Pertanto il gruppo consiliare del PD esce dall’aula e non partecipa alla seconda votazione”. Ma come! E le esigenze dei cittadini?
E tutta la battaglia per raggiungere un obiettivo che sembrava l’ultima frontiera da conquistare?
E gli ideali per i quali vale la pena seminare disinformazione tra la gente?
Dove è finito tutto questo? Si è sciolto, come cera al sole, di fronte ad una Amministrazione che sa governare una città, che ascolta la gente, che cerca soluzioni possibili ai problemi che vengono rappresentati.
Questa è la politica per la quale ormai da tanti anni la maggioranza degli italiani ha scelto una parte dello schieramento e ha bocciato, definitivamente, chi con la presunzione del falso demagogo continua a non fare gli interessi della collettività ma cerca solo, e senza grandi risultati, di cavalcare ogni piccola onda per gridare disperatamente ancora la propria sopravvivenza”.