GIANNI TURINA: PASSATE COMPLETAMENTE IN SORDINA LE DIMISSIONI DI TITTONI DA COORDINATORE DEL PDL

Enrico Tittoni

Le recenti dimissioni di Enrico Tittoni da Vicecoordinatore del PdL sono passate sottosilenzio da parte degli organi di stampa e nei vari ambienti politici locali e regionali.

Rimango dispiaciuto sul piano personale e per la stima e l’amicizia che  mi lega a  Tittoni e sono  fortemente preoccupato sul piano politico per essere stato ignorato un segnale di grande significato che denuncia una situazione di delegittimazione e disorientamento  degli organi politici.

La mancanza dei partiti, attraverso sezioni di discussioni, l’assenza di regole, di indirizzi, di programmi e di formazione dei quadri dirigenti e l’essersi adeguati a questo sistema non favorisce certo il buon governo e la soddisfazione legittima dei cittadini che siamo chiamati ad amministrare. 

Le dimissioni di Enrico Tittoni, che non rappresenta certo l’ultima ruota del carro,  per spessore culturale, professionale, per consenso elettorale, per ruolo amministrativo e politico, merita una serie di riflessioni ed approfondimenti da parte del PdL che sembra essere sordo alle sollecitazioni della propria base elettorale. 

Mi sarei aspettato che alle dimissioni di Enrico Tittoni fosse seguito quanto meno un documento da parte del Coordinamento provinciale del PDL ed in particolare da parte del coordinatore provinciale senatore Cicolani di sostegno e di invito pubblico a ritirare le dimissioni riconfermando la stima e la fiducia nei suoi confronti.

Ulteriore segnale questo che denota un certo modo di gestire i rapporti sia personali che quelli politici senza un minimo di sensibilità culturale e di rispetto nei confronto di chi comunque rappresenta un consistente consenso elettorale.

Nel riconfermare il mio apprezzamento, la mia considerazione e la mia amicizia  ad Enrico Tittoni per aver voluto denunciare il proprio dissenso verso un modo di fare privo di un minimo di condivisione, invito Enrico ad ritirare le proprie dimissioni e proseguire in una azione riformatrice dall’interno insieme a tanti amici del centro destra che sentono forte il bisogno di una struttura politica forte e ben delineata nei suoi aspetti strutturali con  importanti  contenuti valoriali.