Festuccia, Sebastiani, Cascioli: Appolloni confonde sobrietà con nullità

Arrivata dopo una settimana dal nostro comunicato la risposta del consigliere Appolloni, ci aspettavamo un testo ricco di contenuti. Ed invece tra le vacue argomentazioni che l’impavido consigliere ha tentato di mettere insieme, risalta la giustificazione addotta per il mancato finanziamento dei 6 progetti presentati che, di fatto, è peggiore della notizia in sé: “non abbiamo preso soldi perché ne abbiamo già presi in precedenza su altri progetti!” E dopo questa esaustiva, quanto ampia e credibile risposta, il nostro creativo consigliere si cimenta per il resto dell’intero comunicato nell’elaborazione di un avventuroso teorema: criticare la nostra azione di oppositori definendoci “censori”, “superficiali” e “sarcastici” alla sola “ricerca di visibilità” attraverso comunicati e apparizioni televisive a cui il riscoperto consigliere di maggioranza contrappone il “lavoro con sobrietà”.
È assolutamente evidente che Appolloni confonde il concetto di sobrietà con quello di nullità: la nullità amministrativa che ha sin qui caratterizzato l’operato di questa maggioranza. Dovremmo quindi ricevere preziosi insegnamenti da chi sino ad oggi si è limitato a tagliare nastri di opere progettate e finanziate da altri, a istituire giornate commemorative per questo o quell’altro argomento, a santificare garanti per tutti i gusti. Ad ulteriore riprova è sufficiente far riferimento al richiamo del consigliere Appolloni alla “stesura del protocollo d’intesa” con i comuni limitrofi per il turismo ecosostenibile. Non avevamo dubbi che almeno un protocollo d’intesa l’avreste sottoscritto: in queste cose siete, senza ombra di dubbio, maestri!
C’è da aggiungere, a proposito di visibilità attraverso i media, che il nostro smemorato consigliere dimentica i tempi non tanto lontani in cui i suoi compagni di viaggio, oggi al governo di questa città, allorquando si trovavano all’opposizione, unitamente a qualche solerte sindacalista, erano soliti stracciarsi le vesti con ritualità giornaliera. Ora, invece, guai a sentire una voce fuori dal coro, neanche la minoranza può osare! La nostra cultura non è certo quella della omologazione delle idee, né delle chiacchiere vuote e ipocrite: noi approviamo o critichiamo le azioni ed i fatti in base alla loro validità e non in base a chi le propone. Non accettiamo lezioni di bon ton da chi fino ad oggi si è distinto per il nulla amministrativo.
Ci vogliono i fatti, caro consigliere, i fatti! Se ne faccia una ragione. E i fatti finora dicono che tutto ciò che è di reale interesse per questa città è rimasto fermo; che avete mandato a casa centinaia di precari al fine di utilizzare le risorse economiche per finanziare associazioni politicamente vicine; che decine di lavoratori gratuiti e volontari, il giorno dopo la scadenza del proprio contratto, si sono trovati a lavorare all’interno di cooperative destinatarie di affidamenti diretti; che i rapporti con il personale dell’amministrazione comunale sono stati esasperati e portati ai massimi livelli di tensione e di scontro; che alcuni lavoratori sono stati destinatari di mobilità coatta; che il salario accessorio di tutti i dipendenti è stato azzerato e dopo tante promesse non è stato ancora rinnovato il contratto collettivo decentrato integrativo; che altri unti dal sindacato di governo vengono “premiati” con emolumenti ad personam in barba alle norme regolamentari; che tutte le categorie produttive, le associazioni locali degli imprenditori, dei professionisti e dei commercianti, per la prima volta hanno assunto una posizione unitaria nel condannare il vostro operato; che l’ufficio Europa è stato usato da questa amministrazione come l’ufficio espiazione in cui far ruotare a turno i dirigenti “dissidenti” tanto indispensabile quanto totalmente privo di mezzi, risorse umane e finanziarie; che dopo l’autorizzazione ministeriale a sanatoria delle assunzioni illegittime fatte per un intero anno, la prima preoccupazione è stata quella di impegnare 40.000 euro con un articolo 90 per la d.ssa Silveri fino a ieri illegittimamente in Comune!
Non è più credibile la storia dei soldi che non ci sono poiché avete dato più volte riprova che per tutto ciò che vi interessa veramente e per tutti coloro che vi stanno a cuore i soldi li sapete trovare persino a sanatoria! E a proposito di danni, caro consigliere, questi citati sono solo alcuni dei danni che oggi voi avete causato a questa città. Non parlate di “bene comune” perché non siete più credibili. E non insulti la nostra intelligenza con la favoletta della collaborazione tra maggioranza e minoranza: avete troppe volte dato prova di quali piroette siete stati capaci di fare nelle commissioni e nei consigli comunali per bocciare le nostre proposte o escluderci persino dalla condivisione di documenti importanti.
O le dobbiamo ricordare l’ultimo consiglio comunale dove siete riusciti a nauseare addirittura parte della vostra stessa maggioranza?! Già, ma forse lei di queste cose non può esserne a conoscenza, perché per essere consapevoli bisogna essere presenti, non solo nei consigli ma innanzitutto nelle commissioni. Buon lavoro consigliere e ben svegliato!