Elexos, On. Lorenzoni scrive a Di Maio

“Questa mattina ho partecipato al vertice per Elexos in Comune di Rieti. Come detto al tavolo comunale, la patata bollente passa a me, l’impegno da parte mia in questo senso è massimo.

Gli errori anche politici di chi non ha controllato li lasciamo da parte (…per ora).

Il Governo è “appena nato” e di vertenze ce ne sono in tutta Italia, che riguardano anche migliaia di lavoratori, ma questa non può essere una giustificazione di resa per un territorio già martoriato dal sisma che non può subire un ulteriore dissanguamento.

Luigi Di Maio mi ha chiesto di inviare una nota che sinteticamente possa riassumere la mia richiesta, che poi è quella del territorio come è emerso dal tavolo di oggi, ed è soprattutto la richiesta dei lavoratori.

Anche i sottosegretari al MiSE Andrea Cioffi e Davide Crippa sono informati della vicenda”.

Questa è la nota che ieri sera On. Lorenzoni ha inviato alla Segreteria del Ministro con in copia i dirigenti del MiSE responsabili dell’accordo:

Egr. On. Luigi Di Maio – Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro del Lavoro, dello Sviluppo Economico e delle Politiche Sociali
Egr. Dott. Giampietro Castano
Egr. Dott.ssa Manuela Gatta

con la presente sono a chiederVi la convocazione del tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico di Schneider Electric affinché si faccia garante di nuovi soggetti imprenditoriali al posto della ormai ex Elexos.

Occorre infatti ricordare che, come scritto nel verbale di accordo al MISE del 4 maggio 2015 la Schneider Electric “anche nella ipotesi non auspicabile che il progetto non decolli, sia disponibile a riattivare un confronto presso il MISE”. (*all. 1)

E’ il Ministero stesso si è impegnato, come scritto nel verbale di accordo del 28 Settembre 2015 a “monitorare la concreta attuazione del progetto industriale” (*all. 2), progetto che fino a neanche un mese fa, come dall’accordo del 10 Maggio 2018 (*all. 3) sembrava poter proseguire grazie alle commesse Schneider, che si è poi rivelato un “grande bluff” (*all. 4) come da verbale dell’ultimo incontro tra Elexos e le OO.SS. in data 8 giugno 2018 presso Unindustria Rieti (*all. 5).

Certi che i lavoratori, privati degli incentivi all’esodo pari a circa 60.000 euro lordi cadauno investiti nel progetto, privati dei versamenti contributivi al fondo Cometa mai effettuati da parte di Elexos, possano continuare a lavorare le commesse promesse dalla multinazionale Schneider, in un’area industriale di crisi complessa all’interno del cratere sismico.

Gabriele Lorenzoni, Deputato Movimento 5 Stelle – Circoscrizione LAZIO II