DS Pitoni: nella nostra scuola attenzione verso i ragazzi disabili

“La sollecitazione è quella di verificare sempre alla fonte la veridicità e la fondatezza di un’informazione. Questo, prima di rendere pubbliche notizie totalmente false ed infondate (LEGGI)”.
Le doglianze e le lamentele della Dirigente Scolastico dell’IIS Luigi Di Savoia, Prof.ssa Maria Rita Pitoni sono relative alla (a questo punto) presunta, erronea divulgazione di “deficienze da parte dell’ITA (Tecnico Agrario) nell’attivazione di meccanismi e procedure finalizzate all’accoglimento degli alunni diversamente abili”. “Occorre fare per bene chiarezza su questa vicenda – puntualizza il DS Pitoni – in quanto il Savoia con tutte le sue sedi e con l’ITA più in particolare, ha partecipato ad un Avviso finalizzato all’integrazione e inclusione scolastica degli allievi con disabilità fatto proprio dalla Regione Lazio con provvedimento dirigenziale del 23 Giugno scorso.
Il bando di gara per l’assistenza specialistica dei ragazzi diversamente abili, ci ha visti aggiudicatari di una somma corposa che utilizzeremo nel corrente anno scolastico, avendo conseguito un punteggio di 100: il massimo! Tale somma, tuttavia, non è ancora nelle nostre disponibilità poiché ci è stata soltanto assegnata, ma non ci è stata liquidata. Ci tengo a puntualizzare che, quanto alle scuole del Comune di Rieti, a tutt’oggi soltanto il nostro Istituto ha ottenuto questo finanziamento regionale”. Ma l’impegno dell’Istituto d’Istruzione Superiore Savoia non è finito qui. “Con posta elettronica certificata inviata e consegnata nella casella di destinazione della Regione Lazio alle ore 13 e 40 di martedì 12 Settembre – prosegue il DS – il Savoia ha persino richiesto un’integrazione in termini di ore e finanziamenti per l’assistenza specialistica”.
Le conclusioni della Pitoni in merito a questa spiacevole vicenda sono lampanti. “L’istituzione scolastica che rappresento ha fatto tutto quanto doveva e poteva al fine di garantire il diritto allo studio della parte più debole degli studenti – asserisce la preside – Pertanto le responsabilità che ci sono state impropriamente addossate non ci appartengono poiché coinvolgono gli enti locali, Regione e Provincia, i quali non hanno fatto quanto è nelle loro competenze”.