Domeniconi e Sebastiani: Cicchetti chiarisca cosa vuol fare del Consorzio Sociale

Quando ci siamo presentati al cospetto degli elettori, lo scorso giugno, abbiamo promesso di intraprendere un percorso che ci permettesse l’uscita dal Consorzio Sociale, qualora ci fossero state le condizioni per farlo, impegnandoci, altresì, alla ristrutturazione dei servizi sociali, primi destinatari di politiche di rigore messe in campo dalla vecchia maggioranza di centro sinistra, dagli asili nido alla casa di riposo ex Manni passando attraverso il pressochè totale azzeramento del sostegno alle fasce più deboli e disagiate.
Il gruppo della Lega, che è in maggioranza e che sostiene questa coalizione, si aspetta che ci sia un confronto interno per condividere un percorso finalizzato a fare chiarezza sulle scelte politiche che il Sindaco intenderà portare avanti, in aderenza alle linee programmatiche.
Se la decisione ricadrà sulla permanenza nel Consorzio, ipotesi che riteniamo fin da subito da parte nostra non condivisibile, si dovrà inevitabilmente rimettere mano allo Statuto, primo atto che abbiamo contestato come centro destra, quando eravamo all’opposizione, poichè affetto da una grave disparità di peso tra i Comuni consorziati laddove considera il Comune di Rieti, con una popolazione di 47 mila abitanti, alla stregua di altri Comuni con un numero di abitanti ben più inferiore.
A sette mesi dall’insediamento, di fronte ad un atto d’accusa così pesante rivolto al Comune di Rieti da 25 sindaci facenti parte del Consorzio, siamo nel dubbio se credere che qualcosa, fino ad ora, non abbia funzionato a dovere oppure ci sia un’esplicita volontà di non far funzionare i servizi celandosi dietro la demagogica mancanza della figura del Direttore che, lo ricordiamo, è stato selezionato attraverso una procedura che abbiamo contestato e su cui le autorità preposte, sollecitate in tal senso, dovranno fare chiarezza.
E’ inaccettabile, pertanto, che si sostenga oggi la paralisi dei servizi dato che, fino al mese di giugno scorso, il Direttore era regolarmente in carica, destinatario di un contratto fiduciario ex art. 110, ed avrebbe dovuto porre in essere tutti gli atti a garanzia del buon andamento, anche oltre la data del 30 giugno, dei servizi erogati ai cittadini.
Se così non è stato è del tutto evidente che siamo di fronte ad una responsabilità, per la quale qualcuno dovrà rispondere di fronte all’assemblea consortile e ai cittadini destinatari dei servizi.
Cui va aggiunta una responsabilità ancora maggiore se scoprissimo che, in bilancio, gli appostamenti delle risorse che la precedente amministrazione avrebbe dovuto garantire per il pagamento dei servizi svolti dal Consorzio avessero avuto un diverso utilizzo, magari per sostenere la spesa corrente.
Siamo convinti della necessità che il Comune di Rieti debba tornare ad essere protagonista nell’erogazione dei servizi al cittadino, ancora di più nei confronti di quella parte della cittadinanza che vive situazioni di disagio e fragilità.
I consiglieri comunali Andrea Sebastiani e Onorina Domeniconi.