Discriminati o autolesionisti?

Ho avuto difficoltà a titolare questa mia lettera, non tanto per riassumerne i contenuti, quanto per dare risalto alla realtà dei fatti.
Come ogni estate, il servizio di trasporto pubblico regionale e locale, subisce una contrazione in termini di erogazione del servizio, per via del periodo feriale.
Chi poco prima di agosto, chi poco dopo, dal servizio su gomma Co.Tra.L a quello su ferro Trenitalia, si ridimensionano frequenze corse e mezzi (conseguentemente). Fin qui nulla di particolare, però ogni anno passa nell’indifferenza più totale, la sospensione del servizio FCU L’Aquila-Rieti-Terni, sostituito da bus navetta, dall’ultima settimana di luglio all’ultima di agosto.
Al di là di ogni logica pianificazione, un servizio sostitutivo di bus navetta, allunga comunque i tempi di percorrenza.
Detto questo, se negli anni scorsi era “giustificato” da interventi di ammodernamento della linea (sostituzione traversine, consolidamento e potenziamento di 2 ponti ferroviari, dismissione di punti di incrocio!!!), e possiamo discutere all’infinito sul fatto che in altre tratte si lavora nei weekend o nella notte mantenendo il servizio attivo, mai come quest’anno risulta ingiustificato e inopportuno.
Ingiustificato perché nessun intervento risulta essere pianificato nel PIR 2015/2016 (Prospetto Informativo della Rete), dove sono riportate le modalità, le tempistiche e la tipologia di interventi alle infrastrutture RFI (sull’intera rete ferroviaria). Inopportuno perché mentre su altre tratte ferroviarie locali (la Sulmona-L’Aquila e la Perugia-Terni ad esempio) nel periodo agostano continueranno ad erogare servizio di trasporto passeggeri, sulla nostra linea NO!!!
Nel passato sono stati richiesti incontri con RFI Dipartimento di Ancona (dal quale dipende la gestione e manutenzione della nostra tratta L’Aquila-Rieti-Terni), ma ad oggi non sembrano esserci mai stati i presupposti per un confronto costruttivo e positivo per invertire questa tendenza, né si denota attivismo da parte delle istituzioni locali, della politica locale, così come da parte di chi dovrebbe rappresentare l’utenza pendolare nel territorio, il tutto per scongiurare il protrarsi di questa situazione paradossale.
Cosa costa in termini di servizio all’utenza la chiusura della linea?
Semplicemente allungamento dei tempi di viaggio e disagi come successo questa mattina, e cioè a causa di un incidente verificatosi sul tratto Rieti-Terni ancora non completato e convertito in superstrada, in prossimità della rotatoria prima dell’ingresso nel lungo tunnel che porta a Terni, si è generato un effetto boomerang.
I pullman navetta di Busitalia, utilizzati in sostituzione dei treni causa chiusura della linea, hanno accumulato ritardi su ritardi, sia in andata sia al ritorno, con coincidenze a Terni con gli RV provenienti da Marche e Umbria utili per andare o ritornare a Roma, completamente saltate.
Quindi mi chiedo….nella necessità di fruire di un servizio pubblico di trasporto, dobbiamo continuare a sentirci veramente DISCRIMINATI dai vari soggetti (Trenitalia, RFI, FCU) o siamo degli autolesionisti, proni verso qualsiasi decisione presa da altri e subita senza mai protestare?
Riccardo Catelli (un pendolare)