Coniugi arrestati per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio

Nella serata di mercoledi 19 aprile la Squadra Mobile della Questura di Rieti ha tratto in arresto il pregiudicato I.A. di 46 anni e sua moglie M.R. di anni 36, incensurata, entrambi residenti a Belmonte in Sabina (Rieti), per i reati di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini erano iniziate alcuni giorni prima attraverso una serie di attività info investigative volte al contrasto dei reati specifici in materia di stupefacenti.
Gli Agenti della Mobile erano venuti a conoscenza che I.A. stava organizzando un importante acquisto di sostanza stupefacente. Per tale motivo lo stesso è stato messo sotto monitoraggio giornaliero fino a quando, nel primo pomeriggio di ieri, si è accertato che lo stesso, insieme alla moglie, si stava recando a Roma.
Al loro rientro gli Agenti, unitamente ad un equipaggio della Squadra Volante, hanno proceduto al loro controllo in località Torricella in Sabina. Visto l’atteggiamento arrogante ed aggressivo di I.A., gli agenti, sicuri che il medesimo avesse effettivamente portato a termine l’approvvigionamento di stupefacente, ha invitato entrambi presso gli Uffici della Questura dove sono stati sottoposti a perquisizione personale che ha permesso di rinvenire all’interno della borsa della donna 10 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di 1 chilo.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire all’interno della sala da pranzo circa 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, nonché un bilancino di precisione e materiale idoneo al confezionamento e taglio di dosi, mentre su un balcone dell’appartamento, sempre nella disponibilità dei coniugi, sono state rinvenute 39 piante di cannabis indica in coltura, di diverse altezze.
Infine è stata sottoposta a sequestro una cospicua somma di denaro, presunto provento dell’illecita attività nonché altro materiale di interesse investigativo.
I.A. e M.R. sono stati pertanto tratti in arresto per i reati sopra indicati con il successivo trasferimento di I.A. presso la locale Casa Circondariale e di M.R. presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida davanti al GIP di Rieti.