Comitato provinciale INPS: scongiurare manovre di decurtamento dei comandi

Inps Rieti

Il Comitato provinciale INPS di Rieti, riunitosi nella seduta del 12 dicembre 2013, consapevole che l’Istituto è costantemente pressato dal Governo a produrre risparmi di gestione non può, tuttavia, condividere l’orientamento di una politica di tagli che rischia solo di generare problematiche verso l’utenza e verso la tecnostruttura che, occorre ricordarlo, in gran parte gestisce risorse che non sono dello Stato, ma dei lavoratori che versano i contributi.
Occorre anche evidenziare che è inammissibile che il recupero dello risorse possa passare con tagli indiscriminati ai già carenti organici di sedi, come la nostra, le cui unità sono sotto-dimensionate rispetto alla gran mole di impegni e lavoro cui devono far fronte.
Ai dipendenti della sede di Rieti, che operano in un contesto di grave carenza d’organico e che assicurano quotidianamente i servizi all’utenza, in particolare alle fasce di popolazione più deboli e disagiate, non può essere chiesto di farsi ulteriormente carico dei problemi che inevitabilmente deriveranno dalla scelta di fare a meno anche del contributo lavorativo dei cosiddetti “comandati”.
Nel prendere atto che nelle Sedi INPS della provincia di Rieti operano svolgendo funzioni anche essenziali, alcune unità di personale in posizione di comando da altre Amministrazioni e accertato che l’apporto fornito da questi dipendenti è assolutamente indispensabile e prezioso (unitamente all’apporto dei dipendenti in organico), in una visione d’insieme dell’operatività della sede. Che gli stessi sono proficuamente inseriti con i colleghi di reparto ed hanno acquisito una considerevole professionalità e autonomia sui prodotti affidati.
Preso atto che la Sede di Rieti non può tollerare la perdita di persone preparate e formate, che esercitano con impegno la quotidiana attività lavorativa, la cui assenza si tradurrebbe in definitiva in un calo nei livelli di produttività delle Sedi, con indubbio ritorno negativo sulle prestazioni offerte all’utenza, che è rappresentata, lo si ripete, da soggetti che versano in condizioni di estremo disagio.
Tenendo conto delle specificità e delle particolari debolezze di questo territorio, più volte ribadite, il Comitato provinciale di Rieti chiede alla Direzione Generale e Regionale dell’Istituto di intervenire con provvedimenti atti a scongiurare le paventate manovre di decurtamento dei comandi, soprattutto in questo momento di grave crisi, nel quale il buon funzionamento dell’Ente è determinante per i riflessi sul nostro territorio provinciale, avviando nei limiti delle previsioni di legge il processo di stabilizzazione del loro rapporto di lavoro all’interno dell’Ente e consentendo così di pianificare le attività e la produttività della  Sede, e la tempistica delle prestazioni rese nelle procedure delle visite e in generale i servizi all’utenza.