Gianfranco Formichetti – La Rinuncia

Gianfranco Formichetti è nato e risiede a Rieti. Specialista del tardo Rinascimento e Barocco, collaboratore dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, ha curato l’edizione de Le instabilità dell’ingegno di Anton Giulio Brignole Sale (Roma 1984).

Ha pubblicato: Campanella critico letterario (Bulzoni 1983); Il mago, il cosmo, il teatro degli astri (Bulzoni 1985); I testi e la scrittura (Bulzoni 1992); Tommaso Campanella: eretico e mago alla corte dei papi (Piemme 1999); Caravaggio pittore, genio, assassino (Piemme 2000).

L’autore di questo romanzo ha vissuto gli anni caldi della contestazione nell’Università di Roma, dapprima come studente, poi, per alcuni anni, all’interno della facoltà di Lettere, come collaboratore della Cattedra di Storia della Critica Letteraria.

Ha conosciuto personaggi di primo piano e comprimari di quel vasto movimento che dal 1968 ai primi anni ’80 hanno dato vita a quel cambiamento che ha caratterizzato l’ultima parte del secolo appena trascorso.

LA RINUNCIA

“Una cosa lo aveva sorpreso: la rinuncia. Il desiderio di mettere fine a tutto. Non sapeva se era una resa psicologica alle circostanze, una sorta di rassegnazione per causa di forza maggiore. La rinuncia si trasformava in indifferenza: unica salvezza possibile”.

Dagli anni di piombo ai nostri giorni; dalla vita in provincia all’ “esilio” parigino; il protagonista di questo romanzo racconta una storia di speranze e di delusioni, di gioie e amarezze. Il ritorno alla terra d’origine, per tentare di ricucire uno strappo durato più di vent’anni, servirà a dare maggiore consapevolezza al senso della vita e della morte.