ANTONIO CIPOLLONI: LA PROVINCIA DI RIETI DA SALVAGUARDARE

Provincia di Rieti

Appare utile riportare una serie di documenti riguardanti l’immediato dopoguerra inerenti le minacce di soppressione della Provincia di Rieti (ricreata nel 1927). Decisione che rese parziale giustizia a territori che, sin dai tempi antichi, erano racchiusi, anche se non nella medesima conformazione territoriale decisa allora, in unico territorio provinciale. In essi documenti vengono poste due questioni.

La prima: Presa di posizione delle istituzioni locali della Provincia nel momento in cui si stava per discutere, in sede di Assemblea Costituente, la forma Istituzionale dello Stato e le Sue autonomie locali: Comuni, Province e Regioni.

La seconda: Relativa al Senatore Rivera, Già sindaco de l’Aquila, che già in passato aveva tentato di contestare l’inglobamento dell’ex Circondario di Cittaducale nella costituenda Provincia di Rieti, il quale, in sede Assemblea Costituente, della quale era Membro, cercava di ottenere quanto già in passato era stato negato dietro sollevamento pressoché unitario delle autonomie locali sabine.

In un momento, ed in una situazione assai diversa, abbiamo voluto rilevare quanto, nell’immediato dopoguerra, l’ex Presidente della Deputazione Provinciale di Rieti, avvocato Luigi Colarieti, con una interrogazione, nella sua qualità di consigliere comunale del Capoluogo, volle denunciare il pericolo che correva “L’integrità della Provincia di Rieti…”. Inoltre la risposta a quella interrogazione del Prof. Sacchetti Sassetti (allora Sindaco del Comune), che ricordava di aver condiviso per ben due anni le “ansie” dell’interrogante “per le sorti della nostra Provincia”. Era il periodo della discussione, in Assemblea Costituente (anni 1946-1947), e per tale motivo furono interpellate tutte le amministrazioni dei comuni i quali si espressero con atti deliberativi inoppugnabili dei loro Consigli.

Pressoché all’unanimità, sulla volontà di quelle popolazioni circa l’appartenenza alle istituenti Regioni, si pronunciarono per la permanenza di Rieti, quale Provincia, nella futura Regione Lazio. Solo due comuni condizionarono tale assenso, Borgocollefegato, che confermava la permanenza nel Lazio, se il Governo non avesse creato la nuova provincia della Marsica, con Avezzano capoluogo e Cittaducale che, invece, decideva di restare nel Lazio ma che avrebbe considerato il ritorno a l’Aquila se Rieti fosse stata aggregata alla Regione Umbria.

La Prefettura di Rieti, nel Giugno 1949, rimetteva alla Direzione Generale Amministrativa del Ministero dell’Interno, copia delle deliberazioni adottate sia dai Comuni dell’ex Circondario di Cittaducale, che degli altri Comuni della Provincia di Rieti.

DI SEGUITO: L’interrogazione dell’avv. Luigi Colarieti; la risposta del Sindaco Sacchetti Sassetti e la copia della trasmissione degli Atti deliberativi, dei vari Comuni, al Ministero degli Interni da parte della Prefettura di Rieti.
(La documentazione tratta da una ricerca effettuata in alcuni archivi comunali e in massima parte, dal Fondo della Prefettura dell’’Archivio di Stato di Rieti).

 Interrogazione Luigi Colarieti
Comune di Rieti 1 - Interrogazione Luigi Colarieti

Interrogazione Luigi Colarieti
Comune di Rieti 2 - Interrogazione Colarieti

 Sacchetti Sassetti sull’interrogazione di Luigi Colarieti
Comune di Rieti 3 - Sacchetti Sassetti sull'interrogazione di Luigi Colarieti

Sacchetti Sassetti interrogazione Colarieti
Comune di Rieti 4 - Sacchetti Sassetti interrogazione Colarieti

Tramissione del Prefetto delle delibere dei comuni al Ministero
Provincia di Rieti 5 - Prefetto, tramissione deliberi comuni al Ministero