Ato 3, costituita la società Acqua Pubblica Sabina SpA

Acqua

Questa mattina l’assemblea dei sindaci dell’Ato 3 ha sottoscritto, alla presenza del notaio, l’atto di costituzione della società Acqua Pubblica Sabina Spa che gestirà il Servizio Idrico Integrato nell’Ato 3.
Hanno sottoscritto l’atto 48 Comuni sui 69 aderenti (essendoci all’interno dell’Ato 3 11 Comuni che operano in regime di salvaguardia e 1 che non ha deliberato l’ingresso nella società). La società in house completamente pubblica avrà un capitale sociale di 50 mila euro e un consiglio di amministrazione formato da 5 membri (Aldo Gregori, Annalisa Chiaretti, Stefano Berton, Paolo Della Rocca e Tonino Rossetti) che dureranno in carica 1 anno, non percepiranno compensi e che sono stati scelti d’intesa con i sindaci tra i funzionari provinciali e regionali.
Entro la fine del mese verranno anche formati 4 gruppi tecnici di lavoro in materia di Statuto e Regolamenti, Tariffe, Personale e Infrastrutture che nei 24 mesi di gestione virtuale dell’Ato lavoreranno affiancando gli attuali gestori per calibrare tempistiche e modalità degli interventi necessari all’avvio della gestione piena del servizio come previsto dalle normative nazionali: in questo senso i gruppi 6 mesi dovranno rendicontare all’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (AEEGSI) anche in relazione alla ridefinizione del Piano d’ambito la cui stesura è stata affidata all’Università.
L’assemblea dei sindaci nell’occasione ha anche votato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si chiede di creare un percorso che permetta alla nuova società di poter privilegiare il personale proveniente da Risorse Sabine in caso di assunzione di nuovo personale.
“Siamo finalmente riusciti a chiudere una vicenda che si è protratta per troppo tempo – commenta il presidente della Provincia di Rieti e coordinatore dell’assemblea dei sindaci dell’Ato 3, Giuseppe Rinaldi – Noi abbiamo fatto la nostra parte, siamo consapevoli di essere in un periodo di passaggio all’interno di una materia in cui ad oggi esiste un serrato e vivace dibattito che potrebbe produrre ulteriori novità ma adesso che è stato costituito il soggetto giuridico idoneo ad interfacciarsi con la Regione Lazio è necessario che ci venga riconosciuto il ristoro economico così come previsto dall’Interferenza d’Ambito in modo da dare al territorio la possibilità di investimenti nel settore del servizio idrico integrato che tanta importanza rivestono da un punto di vista ambientale ed economico”.