Adulti e bambini alla marcia a piedi scalzi per i diritti dei profughi

Donne, mamme, papà, in tanti hanno marciato dalla stazione di Rieti fino a ponte Romano per gridare il loro sostegno ai profughi, rivendicando i diritti di tante persone che scappano dalla guerra e dalla fame sperando di trovare in Italia o nel resto d’Europa pace e tranquillità.
Alle opinioni diverse e contrastanti e alle tante polemiche i cittadini di Rieti hanno voluto rispondere facendo sentire la loro voce pacificamente, sfilando lungo via Canali, via Cintia, piazza Vittorio Emanuele II e via Roma, con un fiore in mano, striscioni e ripetendo in coro:”stessa umanità stessi diritti” e “gli esseri umani nascono uguali in dignità e diritti”.
Giunti su ponte Romano i partecipanti hanno gettato nel fiume Velino i fiori che avevano con sè, in ricordo delle tante vittime dei naufragi.
La marcia segue le orme dell’iniziativa nata a Venezia per chiedere che vengano garantiti quattro necessari cambiamenti alle politiche migratorie europee:
– certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
– accoglienza degna e rispettosa per tutti
– chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
– creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
Tanta gioia nei volti di chi vi ha partecipato, tanta gioventù che ha sentito la necessità di dare il proprio sostegno a persone e ad interi popoli in difficoltà.
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