Acqua reatina, Associazione Codici: addio soldi da Roma

Acqua

Doloroso ma vero; grazie alla delibera della giunta regionale scritta dall’Ass. Fabio Refrigeri tramonta definitivamente la “speranza” che il territorio reatino incassi il ristoro economico da Acea Ato 2 Spa cosi come stabilito dall’accordo del 2006 e quantificato dalla Guardia di Finanza a dicembre 2011 in 73 milioni di euro per il pregresso e 8 milioni per ogni anno fino al 2036. Addio all’indennizzo per lo sfruttamento delle nostre sorgenti. Infatti la Delibera n° 40 del 28 gennaio 2014 prevede a chiare note che si intende procedere all’azzeramento degli Ato provinciali e “all’individuazione di un ambito regionale unico”; tradotto, Ato 3 – Rieti sta per essere definitivamente soppresso.

Conseguenza diretta, si annulla l’accordo del lontano 2006 che prevedeva un ristoro economico, dovuto dall’Ato 2 – Roma, per la nostra provincia finalizzato alla tutela e alla salvaguardia del bacino idropotabile. Una delibera che, guarda caso, penalizza il nostro territorio e che centralizza tutto a Roma; una delibera, va detto, che contraddice la precedente e analoga deliberazione n° 626 del 2012 che tutelava le realtà provinciali.

CHE DESOLAZIONE! Era il 17 aprile 2012 quando l’allora Presidente della Provincia Melilli dichiarava “Per Rieti è una bella giornata … dopo anni di attesa e incertezza in materia, i diritti per l’indennizzo derivati dalla servitù per le sorgenti Peschiera e Le Capore della provincia di Rieti sono stati finalmente riconosciuti …”. Che dirà l’On. Melilli, probabile segretario Pd della Regione Lazio, al “suo” Ass. Refrigeri e al “suo” Presidente Zingaretti”? On. Melilli anche oggi è una giornata storica per Rieti?

Quanto sono diversi i destini dei territori e delle persone che li rappresentano. Da cittadino e come Associazione speriamo di essere smentiti non dal chiacchiericcio ma dai “bonifici bancari” elargiti a favore della Provincia di Rieti così come annunciato trionfalmente il lontano 17 aprile 2012.