A RIETI PER DIRE NO ALLA CENTRALE A BIOMASSE A FARA SABINA

Impianto a biomassa

Martedì 27 novembre alle ore 9,00 i cittadini che si oppongono al progetto di costruzione di una centrale a biomasse a Fara Sabina, si riuniranno a Rieti in Piazza Vittorio Emanuele raggiungendo poi il Palazzo della Provincia in Via Salaria, 3, per ribadire il proprio NO a tale scellerato progetto.

La costruzione di un inceneritore a biomasse è un progetto presentato dalla Convert Italia spa, industria con sede in Roma, specializzata in energie rinnovabili. La Convert spa persiste nel suo progetto, solleticata dalla possibilità di guadagni certi (incentivi statali) in barba ad ogni considerazione sui danni sicuri che provocherà alla salute della cittadinanza e consapevole che nessun beneficio deriverà da questo impianto al territorio e alla popolazione di tutta la Bassa Sabina.

Nessuna redistribuzione del calore prodotto dall’impianto di cogenerazione: nonostante i comunicati stampa della Convert sostengano il contrario, la relazione tecnica allegata al progetto non prevede alcun sistema di redistribuzione o teleriscaldamento.
 
La biomassa da incenerire dovrà essere reperita fuori dal territorio della Sabina non esistendo boschi di conifere nella nostra zona utili ad alimentare l’inceneritore, contribuendo all’aumento notevole del traffico di mezzi pesanti (e dell’inquinamento da questi derivato).

L’incenerimento di biomasse produrrà certamente polveri sottili, impossibili da filtrare e che causeranno un peggioramento della qualità dell’aria, della salute di chi vive in quella zona per un raggio di 15km, declassamento dei prodotti della terra (in primis l’Olio Dop della Sabina) e un deprezzamento di terreni e fabbricati.

La cittadinanza, in accordo con le amministrazioni comunali di Fara Sabina e Montopoli, si oppone ad un progetto inutile e dannoso per il quale pagheremmo tutti con la nostra salute e con la nostra qualità di vita. Non siamo pazzi visionari o integralisti dell’ambientalismo: rivendichiamo il giusto allarmismo a  tutela della nostra integrità e quella dei nostri cari e per questo che, ci opponiamo alla costruzione di inceneritori a biomasse in territori che non giustificano tali progetti.

Abbiamo bisogno di una seria politica energetica e di rivedere i nostri modelli di consumo, e non del proliferare di industrie altamente insalubri ed economicamente vantaggiose solo per chi costruisce , la Sabina rischia di diventare terra di conquista per speculatori senza scrupoli.  Per questi motivi il 27 novembre urleremo tutti insieme,a prescindere da qualunque credo politico e senza bandiere di sorta.